Che faccia hanno le ore? E i colori hanno un suono?
Quale forma ha la nostra personalità?
L’innovazione sociale e i processi che agiscono in maniera radicale sovvertono schemi progettuali prefissati e immutati, si pongono domande non convenzionali, scardinando consuetudini consolidate e immaginando nuovi modi di agire, relazionarsi e abitare gli spazi. All’uniformità dei regolamenti oppongono la multiformità dell’immaginazione, e a chi dice che non ci sono cento modi per fare le cose, fanno una linguaccia e rispondono che invece il cento c’è!
Nella lezione di SOUx-Scuola di Architettura per Bambini presso Officine Tamborrino si è raccontato come si possono reimmaginare i luoghi che viviamo, cercando di non limitare i modi di pensare, esprimersi, capire, fare esperienza, partendo dai cento linguaggi di Loris Malaguzzi e sviluppando queste attitudini attraverso esercizi sinestetici.